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giovedì 6 dicembre 2012

Il gioco in psicomotricità

Il gioco non è solo uno strumento importante di espressione della vita affettiva del bambino ma anche un'attività che permette di sviluppare abilità motorie, cognitive e sociali.
Il gioco è considerato come un fenomeno naturale ed è visto come un movimento, un'azione che parla della persona nella sua globalità.
Per globalità si intende la considerazione dell'individuo in modo globale come unione di movimento, pensiero e vita affettiva.
La psicomotricità si occupa di movimento e corpo.
Il gioco è di conseguenza un movimento che parla della persona nella sua interezza e globalità.
Il gioco è composto da una struttura a sua volta composta da elementi collegati tra di loro: il contenuto, la forma, il vissuto emozionale.
Il contenuto è il tema, il senso che ha qualsiasi gioco. é visibile da tutti e non necessita di particolari teorie perchè esso venga identificato.
La forma è il far passare l'intenzione nell'azione, dal contenuto alla forma.
Il vissuto emozionale è l'emozione che caratterizza ogni gioco, cercando di provocare sensazioni di piacere e quindi emozioni positive.
L'infanzia si caratterizza per due forme di gioco: il gioco sensomotorio e il gioco simbolico.
Il gioco sensomotorio si caratterizza per l'uso del corpo nel sottoporlo a una serie di stimolazioni sensoriali che provocano emozioni.

La psicomotricità per favorire il piacere senso-motorio può proporre:
- situazioni che provichino stimolazioni vestibolari, come il dondolarsi, il rotolare o il saltare
-situazioni di scarica tonica, come il lottare, il combattere o il difendersi
-situazioni di piacere del movimento, come il danzare
Il gioco simbolico è il gioco caratterizzato dal "far finta di" specifico dei giochi dell'infanzia. In questo gioco i bambini si immedesimano soprattutto nella figura dell'adulto e cercano di imitarlo. Alle femmine piace molto immedesimarsi nel ruolo della mamma casalinga, dell'insegnante dell'asilo che accudisce i bambini o in una principessa delle fiabe; i maschi invece giocano ad essere meccanici, dottori o scienziati nel loro laboratorio.
In questo gioco la creatività e l'immaginazione dei bambini non ha limiti, sono liberi di esprimersi come meglio credono, senza regole o imposizioni.
L'intervento dello psicomotricista consiste nell'aiutare il bambino ad esprimere la sua globalità, creatività, ad esprimere l'immaginario e sperimentare nuovi stati emotivi.
Lo psicomotricista interviene indirettamente sul gioco spontaneo del bambino. Deve avere un atteggiamento empatico per accogliere e rispondere nel modo adatto alle richieste del bambino.

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