Simbolo di tutte le angosce,paure,desideri; oggetto da amare,da possedere o da rifiutare,oggetto di fiducia o di diffidenza.
La psicomotricità è una disciplina che educa e rieduca il corpo della persona.
L'uso del movimento per interagire con il bambino è,insieme al gioco,la via più diretta e sicura per ascoltarlo e comprenderlo. Il corpo diventa dunque la via attraverso cui vengono stimolate ed impartite le informazioni che il soggetto è sollecitato a sentire,elaborare e trasformare in idee e vissuti.
I movimenti che vengono attuati,le posture,i ritmi,il tono muscolare raccontano emozioni,ansie,frustrazioni,paure.
Dato che in ogni atto e comportamento della persona è coinvolta tutta la sua personalità, si può sostenere che attraverso un lavoro sul corpo e sull’attività motoria si agisce anche su altri livelli più profondi, quali i livelli affettivo, cognitivo e relazionale.
In genere nella psicomotricità è preferita la modalità tonico-emozionale,dove,nell'espressione di se stessi,il gesto anticipa e integra il linguaggio.
"All'inizio era il verbo?". "No,all'inizio vi era l'azione" (Anne Marie Wille).
L'organizzazione dello schema corporeo inizia a partire dal corpo della madre e dal proprio corpo nel periodo della gravidanza.

Tramite il contatto fisico egli coglie nel proprio corpo lo stato emotivo dell'altro a seconda del modo in cui viene accudito.
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